Film 17” | 2022

Regia, direzione della fotografia e animazione Simone Rosset

Musica The Sweet life society
Montaggio Simone Rosset e Enrico Giovannone
Camera Davide Oddone
Fonica Irene Dorigotti
Sound design Nicolò Bosio

FESTIVAL SELECTION

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Mi è capitato di esplorare il museo di Scienze naturali di Torino in ristrutturazione. In una delle immense stanze chiuse al pubblico, di questa biblioteca di ossa ali e occhi, tra archivi di milioni di insetti, in delle piccole bacheche di legno c’erano, trafitte, le farfalle di Gozzano.

In un piccolo studio un entomologo ricostruiva scarabei ottocenteschi riattaccando le microscopiche zampe con delle pinzette da sopracciglia. Aveva tra le mani un certo numero di insetti raccolti da Darwin.

Il film è composto attraverso tre tipologie di ricerche. Una parte di osservazione, a partire dal lavoro di un tassidermista nel suo laboratorio, guardando come crea l’illusione della vita a partire da una carcassa.
Il secondo tipo di materiali è costituito da una serie di improvvisazioni musicali che ho chiesto di fare al gruppo di musicisti (Sweet Life Society) negli spazi del museo, vedere in che modo captassero e trasformassero l’atmosfera immobile, in mezzo agli scaffali di cervi impilati, ai branchi di lupi di fronte al maniglioni antipanico, a file indiane di coccodrilli sepolte nei corridoi.
Oltre a queste due tipologie di materiali, osservativi e perfomativi, per il film sono stato allestite sei installazioni ad hoc, in cui gli animali del museo sono stati trasportati e disposti per le vie della città di Torino. 


Attraverso questi materiali il film segue un flusso, un andamento libero proprio di in una fantasia musicale, che si stacca pian piano dall’osservazione scientifica dalla realtà per ricomporsi in varie forme dell’impossibile rapporto tra uomo e animale. 

“I giardini zoologici sono il monumento all’impossibilità di incontrare gli animali, l’epitaffio al rapporto tra uomo e animale” (Jhon Berger “Perchè guardiamo gli animali?”)